Ereditabilità della dimensione del serbatoio HIV-1 e modifica sotto terapia soppressiva a lungo termine. Nature Communications
La terapia antiretrovirale riduce in modo sostanziale la mortalità e la morbilità causate dall’HIV, ma per ottenere questo risultato dev’essere assunta a vita. In effetti tale terapia, pur inibendo efficacemente la replicazione dell’HIV, non conduce a un’eliminazione del virus. Una parte della popolazione virale forma ciò che viene denominato serbatoio HIV, all’interno del quale il virus non si moltiplica, ma può sopravvivere per molti anni, eventualmente decenni, indipendentemente dalla terapia antiretrovirale.
Se il trattamento antiretrovirale è interrotto, la moltiplicazione dell’HIV e quindi la progressione della malattia riprendono a partire da questo serbatoio. Il serbatoio di HIV è quindi l’ostacolo maggiore sulla via di una terapia definitiva dell’HIV. Per questa ragione sono stati studiati molti approcci differenti per eliminare il serbatoio o impedirne l’attivazione, finora però con un successo limitato.
La ricerca attuale è stata condotta nell’ambito dello Studio denominato HIV-X che analizza la dimensione e la dinamica a lungo termine del serbatoio di HIV sotto terapia antiretrovirale presso oltre 1’000 pazienti dello Studio svizzero della coorte HIV (SHCS). Si tratta della più grande popolazione in cui sono stati esaminati i fattori che influenzano la dimensione e la dinamica del serbatoio.
In base all’analisi del materiale genetico dell’HIV (genoma virale) nei pazienti dello studio, si è potuto dimostrare che quest’ultimo ha un’influenza importante sulla dimensione del serbatoio di HIV e spiega all’incirca 20% della sua variabilità. Questi risultati suggeriscono che il ceppo di HIV che causa l’infezione contribuisce alla dimensione del serbatoio di HIV negli individui infetti e questo risultato dovrebbe essere preso in seria considerazione nell’ambito degli sforzi futuri per guarire l’infezione da HIV. Inoltre, il presente studio rappresenta il punto di partenza della ricerca sui meccanismi con cui il genoma virale influenza la dimensione del serbatoio, ciò che a sua volta darà nuovi stimoli alla ricerca sulla guarigione dell’infezione HIV.