La diminuzione dell’attività fisica e il lungo tempo trascorso seduti sono associati alla steatosi epatica nelle persone affette da HIV. JAIDS
L’attività fisica regola l’accumulo di grasso nel fegato e riduce il rischio di steatosi epatica, una malattia in cui il grasso si accumula nel fegato.
In questo studio è stata analizzata l’associazione tra attività fisica e la steatosi epatica nel contesto dello Studio svizzero della coorte HIV. La steatosi epatica è stata misurata con il Fibroscan, un metodo per determinare la quantità di grasso nel fegato mentre l’attività fisica è stata registrata con un questionario standardizzato.
Sono state valutate diverse scale di misurazione dell’attività: il rispetto delle raccomandazioni della “European Association for the Study of the Liver” (EASL), il numero di equivalenti metabolici (MET) a settimana e il tempo medio trascorso seduti al giorno. Metà dei partecipanti allo studio presentava steatosi epatica.
Lo studio ha dimostrato che le persone che non rispettavano le raccomandazioni dell’EASL sull’attività fisica avevano un rischio doppio di steatosi epatica. Risultati comparabili sono stati ottenuti anche per altre misure di attività fisica, come il numero di equivalenti metabolici a settimana e il tempo trascorso seduti al giorno. Queste associazioni si sono mantenute anche quando l’analisi è stata ristretta ai partecipanti con un indice di massa corporea normale. I risultati sottolineano l’importanza dell’attività fisica per la prevenzione della steatosi epatica nelle persone con HIV, indipendentemente dal peso corporeo.