SHCS

Swiss HIV Cohort Study

& Swiss Mother and Child HIV Cohort Study

Hampel et al., Il fenomeno “Chemsex” nello Studio svizzero della coorte HIV dal 2007 al 2017

2nd July, 2020

Il fenomeno “Chemsex” nello Studio svizzero della coorte HIV dal 2007 al 2017.    HIV Medicine

Il titolo di una pubblicazione dello Studio svizzero della coorte HIV (SHCS) apparso recentemente recita “Chemsex drugs on the rise: a longitudinal analysis of the Swiss HIV Cohort Study from 2007 to 2017.” Il termine chemsex designa un fenomeno crescente su scala mondiale che descrive rapporti sessuali sotto influenza di sostanze psicoattive assunte in modo pianificato, più frequentemente dagli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini (MSM). Le sostanze usate più frequentemente sono GHB/GBL, mefedrone, ketamina, metanfetamina, poppers, cocaina e anfetamina. Questo studio ha analizzato nell’ambito del SHCS come e dove ha avuto luogo il chemsex e chi più frequentemente è toccato dal problema.

Per l’analisi gli autori si sono basati sui dati SHCS relativi all’utilizzo delle droghe. Ai partecipanti del SHCS ogni 6 mesi vengono fatte domande su questo tema. Oltre alle sostanze GHB/GBL, mefedrone, ketamina, metanfetamina, cocaina, XTC/MDMA e poppers, gli autori hanno analizzato altre sostanze come cannabis, eroina, benzodiazepine, oppioidi, LSD e altre sostanze psicotrope o steroidi anabolizzanti. Inoltre, hanno analizzato se esiste una relazione tra chemsex e patologie come depressione o malattie a trasmissione sessuale. Lo studio copre il periodo dal 2007 al 2017.

In totale sono stati analizzati dati di otre 12’000 partecipanti al SHCS. Poco meno della metà concerneva MSM, gli altri partecipanti erano uomini e donne eterosessuali. La maggioranza degli MSM abita nella regione di Zurigo. La percentuale di uomini e donne che riferisce di aver consumato almeno una volta una droga nel periodo analizzato resta stabile al 10%. Nell’analisi separata degli MSM il risultato è differente: si osserva un aumento statisticamente significativo del chemsex con un tasso del 9% nel 2007 e del 14% nel 2017. Due aumenti sono particolarmente degni di nota: aumento di 12 volte nell’utilizzo di metanfetamine e di tre volte nel consumo di GBH/GBL. Per contro, nei pazienti non-MSM, si è riscontrata una diminuzione significativa del consumo di droghe.

In un secondo tempo gli autori si sono interessati alle differenti città svizzere. Nelle città di Ginevra, Losanna, Berna, Basilea, San Gallo e Lugano, l’aumento del chemsex era minimo. Per contro, a Zurigo, l’aumento tra il 2007 e il 2017 era considerevole con un forte aumento dal 2015 al 2017.

Per terminare, gli autori si sono posti la domanda se il consumo di chemsex poteva essere associato a conseguenze negative. Hanno potuto constatare che le persone che hanno indicato di praticare il chemsex soffrivano più frequentemente di depressione e avevano più spesso rapporti sessuali non protetti con partner occasionali. Questo gruppo di pazienti è più soggetto a contrarre l’epatite C e altre malattie a trasmissione sessuale.

Riassumendo, questo studio mostra in misura rimarchevole che il fenomeno del chemsex negli MSM è arrivato a Zurigo e che probabilmente continuerà ad aumentare nei prossimi anni. Gli uomini che consumano chemsex hanno un comportamento sessuale con maggior rischio di contrarre un’epatite C ed altre malattie a trasmissione sessuale. È importante che le persone che consumano chemsex siano esaminate ogni 3-6 mesi per depistare precocemente malattie a trasmissione sessuale. Questo studio mostra anche una relazione tra chemsex e depressione. Resta la domanda se il consumo di chemsex è la ragione dell’aumento dei casi di depressione o se gli uomini consumano chemsex a causa di una depressione preesistente. Questi dati richiedono un’analisi più approfondita per poter intervenire allo scopo di ridurre le infezioni a trasmissione sessuale nelle persone con infezione HIV. Non da ultimo questo genere di studi genera delle conoscenze importanti per sviluppare dei programmi di lotta contro il consumo di sostanze stupefacenti.

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