L’insorgenza della resistenza ai farmaci antiretrovirali si osserva nei pazienti con condizioni sociali difficili nella SHCS. Clinical Infectious Disease
Dall’introduzione negli anni 90 della terapia antiretrovirale combinata (cART), il tasso di resistenze acquisite ai medicamenti contro l’HIV è diminuito in modo radicale. Malgrado ciò l’esperienza quotidiana mostra che ci sono ancora persone che vivono con l’HIV e che rischiano di sviluppare una resistenza ai farmaci malgrado l’accesso alle potenti terapie combinate e alle cure mediche.
Questo studio ha cercato di identificare i fattori che aumentano il rischio di resistenza ai farmaci. Grazie a queste conoscenze dovrebbe essere possibile prevenire il fallimento terapeutico associato alla resistenza ai farmaci e alle sue complicazioni (per esempio necessità di prescrivere un numero più elevato di farmaci per controllare l’infezione HIV, controlli medici più frequenti, riduzione della qualità di vita) e in tal modo migliorare la presa in carico dei pazienti.
Lo Studio svizzero della coorte HIV (SHCS) è molto rappresentativo dell’epidemia HIV in Svizzera, poiché comprende oltre il 75% dei pazienti trattati con una terapia antiretrovirale. Sono stati studiati i pazienti che hanno cominciato la loro prima cura cART nella SHCS a partire dal 1996 e che hanno sviluppato una resistenza ai farmaci nel corso del trattamento. L’insieme di questi casi è stato paragonato a un gruppo di controllo appropriato nel quale non erano state osservate resistenze ai farmaci. Nello studio sono stati inclusi 115 pazienti con almeno una resistenza ai farmaci e 115 nel gruppo controllo.
Per raccogliere informazioni più dettagliate sui parametri supplementari non raccolti sistematicamente nella SHCS, è stata fatta un’analisi sistematica delle cartelle mediche dei pazienti inclusi nello studio.
I risultati dello studio hanno dimostrato che dopo il 1996 si sono verificati solo pochissimi casi di resistenza nella SHCS. Tra i casi osservati, la disoccupazione, la co-medicazione con farmaci per altre malattie infettive e i disturbi psichici erano collegati in modo stretto alla resistenza ai farmaci e sono stati identificati come importanti fattori di rischio nell’insorgenza di resistenze.
Benché gli effetti collaterali dei trattamenti antiretrovirali sono diventati molto rari con le nuove terapie molto efficaci, questa analisi mostra che esiste un rischio aumentato di resistenza ai farmaci in persone con una situazione sociale difficile o che soffrono di problemi di salute mentale. Individuando precocemente questi problemi e offrendo un supporto appropriato, è possibile prevenire la resistenza ai farmaci antiretrovirali e il fallimento terapeutico che ne risulta.