SHCS

Swiss HIV Cohort Study

& Swiss Mother and Child HIV Cohort Study

Nguyen et al., Le donne transessuali nella SHCS: descrizione della trasmissione HIV in un gruppo specifico

19th May, 2022

Le donne transessuali nella SHCS: descrizione della trasmissione HIV in un gruppo specifico.   Clinical Infectious Disease

Il termine “trans” è frequentemente utilizzato per definire delle persone che non si identificano con il sesso attribuito loro alla nascita. Si tratta di persone che sono state sottoposte a operazioni di ri-orientamento sessuale, a terapie ormonali o che nella vita sociale si identificano con l’altro sesso. Oltre al termine “trans”, il termine “cis” è usato quando le persone si identificano con il sesso definito alla nascita. Numerosi studi condotti nel mondo intero, ma non in Svizzera, hanno dimostrato una riduzione della qualità di vita e un aumento dei problemi psichici nelle persone transessuali. Le donne transessuali – ossia le donne che alla nascita erano state assegnate al sesso maschile – hanno un rischio aumentato di acquisire l’infezione HIV.

Questo studio ha tentato di identificare le caratteristiche delle donne transessuali nello Studio Svizzero della Coorte HIV (SHCS). In passato questa popolazione non era stata identificata sistematicamente nella coorte. È quindi stata necessaria una ricerca sistematica dell’assunzione di ormoni, di indicazioni relative ad esami ginecologici e di note specifiche nella cartella clinica dei pazienti.

In totale, 89 donne transessuali sono state identificate nella SHCS. Nel confronto con le donne “cis” e con gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini (MSM), le donne transessuali erano più frequentemente di origine asiatica o latinoamericana. In merito al livello di formazione scolastica e professionale, le donne transessuali erano paragonabili alle donne “cis”, ma nel rilevamento delle co-infezioni con la sifilide, erano paragonabili agli MSM. Le donne transessuali facevano più frequentemente uso di sostanze illecite ed erano più frequentemente affette da depressione rispetto alle donne “cis” e agli MSM. Inoltre, le donne transessuali sono state ospedalizzate due volte più spesso per problemi di salute mentale rispetto alle donne “cis” e agli MSM.

La rete di trasmissione dell’HIV è stata caratterizzata con l’aiuto delle sequenze virali per permettere una miglior comprensione della trasmissione del virus. In questa rete, le donne transessuali erano più frequentemente nel gruppo di trasmissione degli MSM che in quello delle donne “cis”. Ciò suggerisce una sovrapposizione più importante con l’epidemia HIV negli MSM rispetto alle donne “cis”.

Riassumendo, questo studio mostra che le donne transessuali costituiscono un gruppo specifico nella SHCS. Alcune caratteristiche hanno delle similitudini con quelle delle donne “cis”, altre con quelle degli MSM. Le donne transessuali dovrebbero quindi essere studiate in modo a se stante negli studi scientifici e non essere raggruppate in modo sommario con le donne “cis” o con gli MSM. L’elevata proporzione di donne transessuali che soffrono di problemi psichici o che consumano sostanze illecite mostra che quest’ultime potrebbero beneficiare di un’offerta di prevenzione e di presa in carico sanitaria mirata.

PubMed

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